venerdì 25 giugno 2010

Gazpacho velocissimo


Qualche anno fa al ritorno da un week end a Barcellona ho avuto voglia di rifare il gazpacho che avevo appena gustato in un ristorantino sul porto... curiosando un po' su siti spagnoli ho scaricato diverse ricette ma tutte straordinariamente differenti una dall'altra. Ora, poichè non è poi così complicato fare una zuppetta fredda di pomodoro ho assemblato secondo il mio gusto gli ingredienti indicati nelle varie ricette, facendo un gazpacho delizioso... però, non so come, la mia cucina era ridotta ad una devastazione! Da quel dì il gazpacio è rimasto un po' nelle retrovie tra le ricette che ogni tanto mi viene voglia rifare.
Il mese scorso però abbiamo passato qualche giorno a Madrid e, come sempre ogni volta che vado all'estero, mi sono portata a casa una libro di cucina. Nel libro, che è Recetas made in Spain di José Andrés - tra le tante ricette tradizionali, magari un po' rivisitate, ho trovato una ricetta velocissima del gazpacho... e non ho potuto resistere alla tentazione di rifarlo. In effetti così è rapido e il risultato  non è per nulla deludente, tuttaltro.
Alla ricetta originale ho, irresistibilmente, apportato qualche variazione... è un vizio che non riesco a togliermi!

INGREDIENTI per circa 6 persone
1 cetriolo spelato
1 peperone verde pulito dei semi interni
1,2 kg di pomodori ben maturi
1 spicchio d'aglio (2 se di aglio fresco)
1 o 2 cipollotti freschi a seconda della dimensione
60 ml di aceto di vino aromatico (secondo la ricetta aceto di jerez, io uso quello che faccio in casa)
400 ml di acqua
100 ml di olio extravergine
del pane integrale e del pane bianco raffermi

PER LA GUARNIZIONE
Peperone verde o di altri colori
Cetriolo
Crostini di pane integrale 
Cipollotto fresco tagliato a fettine sottili
Popodorini ciliegia tagliati a quarti

Per preparare questo gazpacho combinare TUTTI gli ingredienti con un cucchiaino di sale nella ciotola del food processor o del frullatore. A differenza delle indicazioni del libro io ho  prima tagliato i pomodori a metà togliendo, ma senza badarci troppo, i semini interni. 
Si frulla finchè il tutto si trasforma in un liquido spesso di colore aranciato (se si usa il peperone rosso al posto del verde il colore resta più vivido ma il sapore cambia leggermente diventando un po' più dolce). Si mette in una brocca e si pone in frigorifero x almeno 30 minuti.

Per preparare la guarnizione si tagliano a piccoli dadini regolari peperone e cetriolo, a rondelle il cipollotto e a quarti i pomodorini. Si dorano in forno i crostini di pane che si possono  prima ungere  con un po' d'olio, se si vuole qualcosa di più saporito.

Il gazpacho l'ho servito versandolo in bicchieri trasparenti per godere anche del suo colore, in cui ognuno ha aggiunto  a proprio piacimento i dadini di pane tostati o le verdure.

giovedì 24 giugno 2010

Carpaccio di baccalà al profumo di arancia



Il baccalà mi piace moltissimo... in Italia, come in Spagna e in Portogallo, si cucina veramente in molti modi.
Solo di recente però ho scoperto com'è buono fatto a carpaccio, senza neccessità di cottura e, andando verso il caldo dell'estate questo è un bel vantaggio (anche se qui a Milano l'estate, haimè, sembra non essere ancora arrivata !).
Per fare questo piatto ho acquistato una porzione abbondante di filetto di baccalà di prima scelta già quasi del tutto dissalato dal negoziante. Io l'ho lasciato nel frigorifero a mollo in una bacinella per altri 2 giorni cambiando l'acqua una volta al giorno.
Due ore prima di servirlo l'ho asciugato bene, ho tolto con una pinzetta tutte le spine che contiene il filetto e poi l'ho affettato finemente. Una volta disposto sul piatto l'ho condito con una marinata fatta con il succo di mezzo limone e di una arancia emulsionati con dell'olio di oliva e poi l'ho riposto in frigorifero coperto per lasciarlo insaporire.
Poco prima di portarlo in tavola ho guarnito con la buccia di una arancia grattata finemente, con delle foglioline di timo-limone il cui aroma si accorda alla perfezione (quindi la prossima volta ne metterò un po' di più) e con qualche fiorellino di basilico rosso che fioriva in quel momento nel mio "misero" balcone cittadino. Per rendere ancora più intenso il profumo di agrume che mi sembrava si accostasse bene alla personalità forte del baccalà ho aggiunto una generosa spolverata di "polvere d'arancia" fatta con le buccie delle arancie bio che mi sono fatta mandare direttamente dalla Sicilia.
E' meglio tirar fuori il piatto dal frigorifero 10/15 minuti prima in modo da servirlo fresco ma non freddissimo.

venerdì 11 giugno 2010

Ma quant'è grande la macchia di petrolio nel Golfo del Messico?


Questo è un offtopics evidentemente, essendo il mio un blog di cucina. Ma non importa, questa è "casa mia" e c'e' spazio x questo ed altro...
Qs notizia è un clone di un post comparso qui, blog che ogni tanto visito e che da alle volte info interessanti.
I fatti, visto che si sono svolti quasi 2 mesi fa non fanno più notizia sui nostri giornali (ma anche nella blogsfera sembrerebbe, dove le notizie sono tutte concentrate ad aprile).
La cosa impressionante è che il petrolio continua ad uscire ad un ritmo stimato ad oggi di 40.000 barili al giorno di cui solo un terzo si riesce a recuperare con il "tappo" calato nel mare dalla BP!
I dati nudi e crudi: il 20 di aprile sulla Deepwater Horizon un'esplosione,  che ha causato la more di 11 uomini e il ferimento di molti altri, ha portato all'apertura di una falla nel pozzo di trivellazione a 1500 mt di profondità. La stima della perdita di greggio a fine maggio era di 10 millioni di galloni! La  peggiore nella storia degli USA.
Le dimensioni sono talmente enormi che qs cifre dicono poco tutto sommato.
Qs è la foto vista attraverso google earth...
...ma possiamo renderci conto delle dimensioni se "sovrapponiamo" la macchia di petrolio sulla liguria!

Da Monaco a La Spezia TUTTE le coste della Liguria (e poi probabilmente parte della Toscana e della Corsica) sarebbero  lambite dal greggio con conseguenza impensabili dal punto di vista dell'ambiente e dell'economia. Su qs sito è possibile confrontare la macchia con qualunque altra città della terra.
Impressionante ed inquietante.


Qs foto e molte altre sul disastro qui.
:-(

giovedì 10 giugno 2010

Verdure al curry verde


A differenza dei diversi tipi di curry indiani, il curry verde thailandese, è ancora abbastanza poco conosciuto.
Qui in italia l'ho visto solo in pasta e non ho idea se esista anche in forma di polvere.
A parte il fatto (ovvio) di esser composto al 35% di peperoncino verde, qs curry  si distingue per il caratteristico aroma limonato dato dalla consistente presenza del lemongrass (che adesso si trova anche fresco nei negozi di alimenti orientali) e dalla buccia grattugiata del lime. Molte ricette thai spesso rinforzano qs nota caratteristica aggiungendo in cottura 2/3 foglie secche di keffir che è, appunto, l'albero del lime thailandese.
Qs preparazione è velocissima e semplice e maggior varietà di verdure si hanno a disposizione più viene ricca e aromatica (io x esempio ho aggiunto anche una manciata di rapanelli che stavano diventando sempre più tristi in frigorifero).

martedì 1 giugno 2010

Crema di lenticchie rosse alla curcuma



Questa è la classica cosa non programmata e nata da uno sbaglio... e tutto sommato mi è andata bene xchè i miei ospiti hanno apprezzato! :-)
allora, l'intenzione iniziale era di fare come antipasto per una cena con amici, una crema spalmabile di lenticchie rosse al profumo di alloro...  solo che evidentemente ho ecceduto nella quantità di acqua per la cottura che, normalmente,  dovrebbe essere il doppio del volume delle lenticchie. Così ho scoperto, mio malgrado, che le lenticchie assorbono rapidamente i liquidi e si gonfiano finchè sono arrivate a cottura... poi più niente... quei pochi millimetri di "brodino"  che affiorano in cottura, restano ostinatamente nella pentola e si può  solo sperare che evaporino in fretta! Per non far perdere consistenza alle lenticchie ho però dovuto spegnere il fuoco.
Ho quindi tolto tutto il liquido possibile con un mestolino ma nonostante questo, una volta frullate le mie lenticchie non erano certamente spalmabili...
Va beh... ho fatto buon viso a cattivo gioco e ho trasformato il mezzo chilo di lenticchie rosse -che non son poche!- e , che spalmabili non erano, in zuppetta...
A quel punto si poneva xò il problema di rinforzare il colore (che le lenticchie rosse da cotte non hanno certo quel bel colore arancio brillante) e di dare un po' di personalità al gusto un po' neutro del legume.
Ma a questo punto cominciamo dall'inizio.

INGREDIENTI
500 gr di lenticchie rosse decorticate
1 cipolla media
poco + di 2 volumi di acqua rispetto al volume delle lenticchie
6/7 foglie di alloro
sale

X IL CONDIMENTO DELLA ZUPPA
1 cipolla grossa
1/2 spicchio d'aglio
un pezzetto piccolo di zenzero fresco
curry in polvere (o rosso o giallo)
curcuma
4 cucchiaiate di latte di cocco

Portare a bollore le lenticchie con l'acqua l'alloro la cipolla tagliata in due e il sale. Far cuocere a fuoco dolce col coperchio x 20/25.  Frullare e aggiustare di sale.

Con una grossa cipolla, mezzo spicchio d'aglio e un pezzetto piccolo piccolo (non + di un centimetro) di zenzero si fa un trito fine e lo si soffrigge in un cucchiaio d'olio extravergine. Si aggiunge poi 1/2 cucchiaino di curry (non troppo xchè deve dare corpo ma non farsi sentire) e 2/3 cucchiaini di curcuma che oltre a dare colore brillante conferisce un sapore deciso. Si lasciano tostare bene le spezie con il trito di cipolla senza farla scurire e poi si unisce il tutto al passato di lenticchie. Unire il latte di cocco che da cremosità  e cuocere la zuppa ancora x qualche minuto x amalgamare bene i sapori.
Alla fine, da un errore ne è uscita una crema raffinata con un gusto inusuale e come si suol dire... l'ho "sfangata"!